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Gunbuster: Recensione

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Top o Nerae! Gunbuster
Storytelling, Joke, Science and Much More!

Gunbuster.
Spesso viene classificata come la migliore serie di OAV degli anni ottanta. Diverse volte è stata citata come la migliore serie di OAV in assoluto. Per alcuni è la migliore opera di animazione mai vista...

Storytelling
Toppu wo Nerae! Gunbuster (punta al top! Gunbuster), è una serie breve di 6 OAV dalla durata approssimativa di 30 minuti ciascuno, creati da un’ ancora giovane Gainax nel 1988, rieditata poi nel 1994 in uno speciale Okaerinasai Box (Okaerinasai è tradotto come ‘bentornato a casa’, ma acquista un particolare significato in quanto citazione dall'anime stesso), in cui sono state aggiunti i due extra mancanti nella prima versione. La mente che alla regia ha compiuto il miracolo è conosciuta con il nome di Hideaki Anno (sì, lo stesso pluriosannato Anno di Evangelion e fushigi no umi no Nadia, quest’ultima da noi conosciuta come Nadia e il mistero della Pietra Azzurra), mentre la mano che ha dato volto ai personaggi appartiene a Haruhiko Mikimoto, del quale è facile ricordare Macross e Macross II, giusto per citare due delle sue partecipazioni più famose. Le musiche sono state composte da Tanaka Kouhei, compositore già conosciuto per la creazione della colonna sonora di vari videogame (Sakura taisen su tutti) e, nel campo dell’animazione per gli OAV di Sakura taisen, Bastard!! e Dragon Half. Il direttore-disegnatore Koichi Ohata, si occupa invece del mechanical design, come già aveva fatto in Macross II, Dangaio e MD Geist.
Ma questi citati non sono gli unici nomi famosi che appaiono tra le fila delle persone che hanno fatto grande Gunbuster, infatti, anche Yuji Moriyama (Project A-ko, banno bunka nekomusume), Keiji Goto (Nadesico, elf o karu monotachi), Masami Obari (Virus Buster Serge, garoo densetsu The Motion Picture), Yoshiyuki Sadamoto (fushigi no umi no Nadia, shin seiki Evangelion) compaiono nei titoli di coda. Infine, per concludere la lista dei nomi famosi, è doveroso ricordare che la voce che interpreta le sigle iniziali e finali (rispettivamente Active Heart e Try Again), è la famosa Idol Noriko Sakai.
Quello che è nato da un così vario insieme di autori, è un’anime straordinario, che ancora adesso primeggia nel mercato degli OAV, e che ha influenzato profondamente tutte le successive opere della Gainax. In Nadia, soprattutto, è impossibile non notare quanto alcuni particolari siano riconducibili Gunbuster, passando dalle vaghe somiglianze a delle brevi sequenze perfettamente identiche. Inoltre, sempre nella stessa serie, quanto al character design, (come già detto a opera di Sadamoto), si possono notare vari tentativi di ricreare le espressioni di Noriko nel volto di Nadia. Ma non solo, anche in Otaku no Video appare un clone Gunbuster, mentre in Evangelion alcuni particolari e alcune Back Ground Music riportano inevitabilmente a questa pietra miliare.
Ma cos’è che fa di Gunbuster un’opera così importante?
Di certo l’antefatto non è paragonabile a quello di Evangelion, e non ci sono nemmeno tanti segreti né rivelazioni shockanti: l'umanità è attaccata dagli alieni, riuscirà a salvarsi dall’annientamento?
Non dobbiamo stupirci di questa semplicità. Lo scopo di una trama così lineare è quello di riportarci ai vecchi anime di nagaiana memoria. Infatti, Gunbuster (detto anche Buster Machine) altro non è che un gigantesco robottone alto più o meno 240-250 metri (e se una cifra nuda e semplice non vi dice niente, vi basti sapere che il Grande Mazinga è alto 25 metri), che s’ispira senza dubbio ai robot antropomorfi degli anni 70-80, come ad esempio Giant Robot o Macross (pur non essendo propriamente un robottone), ma soprattutto, Getter Robot; infatti, se non vi convince la forma della testa, il mantello (detto anche Buster Shield) e il Buster Beam, vi basti sapere che fra le armi del Gunbuster che non appaiono nell’anime, esiste anche un certo Buster Tomahawk, una semplice, efficace, ascia gigante.
Gunbuster è nato come sintesi di tutti i robottoni.
L’animazione è superiore agli standard dell’epoca, il mecha design è molto accurato, e l’ottima colorazione, unita alle musiche particolarmente azzeccate, completano il quadro di una serie di OAV da porre un gradino più in alto sul podio.
Ma quello che contraddistingue più di ogni altra cosa Gunbuster e che è dunque il vero punto di forza dell’opera, è la particolare atmosfera creata. Quello che si potrebbe aspettare dalle premesse, non si direbbe certo un anime serio, considerando anche l’incredibile numero di citazioni e parodie presenti. Tutt’altro.
A discapito di tutto, l’atmosfera è molto seria, malinconica, raramente vediamo scene gioiose: rari e sporadici sono i momenti di gioia per i protagonisti, che invece si trovano più volte sull’orlo della disperazione. Grazie all’impareggiabile lavoro di tutto lo staff, le emozioni dei protagonisti, tristezza, dolore, rabbia, solitudine, sono trasmesse pienamente allo spettatore: Mikimoto ha fatto un lavoro superbo, riuscendo veramente a comunicare tramite il volto dei personaggi ciò che questi stanno provando, il che, unito al doppiaggio molto impegnato, in alcuni punti assolutamente memorabile, crea dei personaggi tridimensionali e realistici. Se a questo aggiungiamo anche il frequente uso dei colori di ambiente e dell’illuminazione per sottolineare uno stato d’animo, la narrazione scorrevole e senza punti morti, ma soprattutto l’impareggiabile regia (ottimo esempio in questo senso è la prima battaglia di Noriko nello spazio), diventiamo consapevoli di quanti sforzi siano stati fatti dallo staff per ottenere un adeguato impatto sullo spettatore. E bisogna dire che ci sono riusciti! Infatti tutto il resto, le parodie, le citazioni, così evidenti se rivediamo l’anime successivamente con occhio clinico, si fondono con l’ambiente, diventano perfettamente coerenti, scivolando via senza che lo spettatore possa accorgersi della loro irrazionalità.
Lo stesso dramma dell’umanità, costretta a combattere per la sopravvivenza contro un nemico soverchiante sia per numero sia per potenza, passa in secondo piano rispetto ai drammi umani delle protagoniste, in un clima di tensione crescente che raggiunge il culmine nelle due battaglie principali del Gunbuster, nelle quali la sfida principale non è tanto contro i mostri alieni, ma contro le proprie paure.
Ma è impossibile che delle mere parole possano descrivere adeguatamente il Gunbuster. C’è un’unica cosa da fare: Vederlo.

BOX
Noriko Takaya
Ruolo: Pilota della Buster Machine 1
Doppiatrice: Noriko Hidaka
Akane Tendo (Ranma 1/2)
Haruka (Mamono Hunter Yoko)
Minami Asakura (Touch)
Jean (Fushiji no umi no Nadia)
Noriko è la figlia di Yuzo Takaya, il capitano dell’astronave Luxion, una delle primissime navi ad essere stata distrutta dai ‘mostri cosmici’. Si è iscritta al corso per astronauti per avere modo di cercare suo padre, che crede ancora vivo. Non è particolarmente dotata, infatti sembrerebbe la candidata meno adatta per pilotare il Gunbuster, ma alla fine rivelerà la sua grande determinazione, dimostrando una volta per tutte che la scelta del Coach è stata la più giusta.

BOX
Kazumi Amano
Ruolo: Pilota della Buster Machine 2
Doppiatrice : Rei Sakuma
Shampoo (Ranma 1/2)
Nina Purpleton (Gundam 0083)
Arshes Nei (Bastard!!)
La classica ragazza dotata, l’alter ego di Noriko. Bella, educata, gentile, intelligente, abilissima nel combattimento e nel pilotare gli RX-7. Dà l’impressione di avere tutto sotto controllo. Noriko la idolatra sin dall’inizio, come modello da seguire, senza poter mai sperare di raggiungerla.

BOX
Jung Freud:
Ruolo : Pilota di RX-7
Doppiatrice : Maria Kawamura
Lachesis (Five Star Stories)
Paraya Quess(Gundam - Char's Counterattack)
Yui Takanaka (Megazone 23)
E' il migliore pilota della Russia, e forse il miglior pilota in assoluto, anche se non ha mai potuto confrontarsi fino in fondo né con Amano né con Noriko, dunque la questione rimane aperta. Dal carattere estroverso e aggressivo, si rivelerà alla fine un’ottima amica della coppia dal Giappone.

BOX
Koichiro Ota
Ruolo : Coach della sezione Giapponese delle Forze Spaziali
Doppiatore : Norio Wakamoto
Cell (Dragonball Z)
Taisou (Giant Robot)
Woodchuck (Lodoss War)
E' il Coach di Noriko e Kazumi, nonchè supervisore del progetto Gunbuster. Circondato da un’aura di mistero, porta quasi sempre degli occhiali a specchio e ha dei problemi nel camminare, dunque lo si vede spesso con una stampella. E' lui a scegliere la coppia Kazumi-Noriko per pilotare le due Buster Machine, ed è il primo a credere nelle potenzialità latenti di Noriko.

BOX
Taro Urashima
Durante l’anime si sente più volte pronunciare questo nome, derivante da una famosa leggenda giapponese. In breve, Taro Urashima era un pescatore, che salvò dalla morte sicura una tartaruga rovesciata sulla spiaggia da alcuni bambini. Come ricompensa, la tartaruga si offri di portarlo al tempio del mare, dove trascorse 3 mesi. Ma quando tornò sulla terraferma, si accorse che tutto era cambiato. Dunque aprì la scatola che gli era stata donata, da cui uscirono gli anni che aveva trascorso in fondo al mare, trasformandolo in un vecchio di 300 anni.

BOX
10 Anniversario
Il 1998 è una data importante anche per il Gunbuster, che festeggia il suo decimo compleanno. Un anniversario abbastanza silenzioso, ma con un regalo: è stata creata infatti una serie di tre CD, chiamati Top o Nerae! Collector's Disc! contenenti immagini dagli episodi, più schizzi e disegni, editi e inediti.

BOX
I Finali
Gunbuster in origine sarebbe stato composto da due episodi in meno, terminando dunque alla fine del 4°. Infatti, nel quarto episodio manca la sigla iniziale, la sigla finale è composta dalla seconda parte della stessa, e non compare la classica scritta “tsuzuku” (continua). Fortunatamente, è stato improvvisamente deciso di fare altre due puntate, delle quali, al tempo del quarto episodio, erano stati preparati solo i titoli e lo storyboard. Una fortuna, come dicevo, perché sarebbe stato veramente un peccato se il penultimo episodio, comprendente la più grande battaglia sia del Gunbuster sia delle due eroine (una battaglia dura soprattutto per Kazumi), e l’ultimo, drammatico episodio, realizzato in bianco e nero (ancora una volta a testimonianza della grandezza di Anno come direttore), non fossero mai stati animati.

BOX
Oneesama
Il termine utilizzato da Noriko per chiamare Kazumi è oneesama, una forma molto educata di oneesan, cioè sorella maggiore. E’ utilizzato solo nelle famiglie nobili o in quelle scuole dove solo i membri dell’alta società possono entrare, in quest’ultimo caso per chiamare una compagna più anziana.

BOX
Idol
Con il termine Idol, si intende un fenomeno tipicamente Giapponese, di cantanti, spesso minorenni o comunque giovani, che raggiungono l’apice del successo in tempo breve, in buona parte grazie a delle premeditate strategie manageriali. Durante questo periodo la loro grande popolarità viene sfruttata in tutti i modi possibili, ma spesso sono destinati ad essere praticamente dimenticati dopo qualche tempo.

BOX
anime Shojo
Shojo in Giapponese significa letteralmente ‘ragazza’, e viene generalmente utilizzato per indicare un genere di Manga o anime orientato principalmente ad un pubblico femminile di età non avanzata. Sebbene la classificazione non sia totalmente chiara, ci sono alcuni elementi che ricorrono abbastanza spesso, soprattutto nelle opere più datate, come ad esempio l’abbondanza di fiori sui fondali, uniti sovente a dei singolari effetti di luce.

BOX
Noriko Sakai
Nata il 14 febbraio del 1971 a Fukuoka, Noriko (chiamata anche Nori P) è sia Idol, sia attrice, sia disegnatrice di fumetti. E molto famosa in Giappone, Hong Kong e nella parte sud est dell’Asia, alla la quale ha anche dedicato alcune raccolte (ad esempio Asia Collection). Il suo debutto ufficiale come attrice è stato a 15 anni, nella serie televisiva Harukaze Ichiban, mentre la sua prima canzone (il cui titolo è otokonoko ni naritai, ‘Voglio diventare un ragazzo’), con la quale ha raggiunto il successo, è uscita l’anno seguente. Attualmente ha prodotto più di 30 dischi, fra album e singoli, e ha partecipato come attrice a 16 serie, film o show televisivi.


BOX
Nomi
Sempre continuando nella serie di piccoli ‘scherzi’ che sono stati inseriti in Gunbuster, i nomi della maggior parte dei personaggi che appaiono nel Gunbuster sono ispirati a persone realmente esistenti o esistite. Praticamente, fra i personaggi di cui è pronunciato il nome e che appaiono più di una volta, solo per Kashiwara (la ragazza che sfida Noriko nel primo episodio)non è stata fatta questa scelta.
Se ne fornisce di seguito un lista raffigurante i personaggi principali.
Noriko Takaya : il suo nome è ispirato sia alla sua stessa doppiatrice, Noriko Hidaka, sia alla famosa Idol sia canta le sigle iniziali e finali, Noriko Sakai.
Kimiko Akai : Kimiko Higuchi è una animatrice dello staff di Gunbuster. Kimiko Akai è il suo nome prima del matrimonio. E’ stata li a disegnare le immagini che appaiono durante la sigla finale.
Kazumi Amano: E' il nome da ragazza di Kazumi Okada, la moglie del produttore principale del Gunbuster, che ha anche fatto parte dello staff di produzione.
Koichiro Ota : Deriva dal nome del Mecha Designer principale del Gunbuster, Koichi Ohata.
Tatsumi Tashiro (comandante): Il nome del direttore musicale della Gainax che ha lavorato alle musiche di Le ali di Homneamise.
Jung Freud: Deriva da due famosi psicologi, Sigmund Freud e Carl Gustav Jung.
Linda Yamamoto (compagna di Jung) : Dalla cantante Linda Yamamoto, in voga alla fine degli anni ’70.
Masanori Kikuchi (vicecomandante) : Direttore artistico nella produzione di Gunbuster.
Toren Smith : Dal famoso traduttore-produttore di anime americano
Takami Akai (figlia di Kimiko): Il marito di Kimiko Akai, produttore del gioco della Gainax Principess Maker, conosciuto anche come Prime


Joke
Una componente inscindibile dalle vicende di Gunbuster è il grande numero di parodie e citazioni che compaiono al suo interno. Non è facile individuarle tutte (e lo spazio stringe), così questa è solo una lista incompleta. Consiglio vivamente di leggere questa parte solo dopo aver visto l’anime, per non rovinarsi la sorpresa. Il timer andrebbe azzerato all’inizio dell’episodio.

Primo Episodio:
Il primo episodio, introduce la maggior parte dei personaggi principali dell’anime. Di per se, è completamente una parodia degli anime SpoKon, contrazione di Sport + Konjou, (Konjou, ‘forte volontà’), e in particolare Ace o Nerae (letteralmente ‘punta all’Ace’, conosciuto da noi come Jenni la tennista), della famosa coppia Sugino-Dezaki. Ah! Il titolo stesso dell’anime, Top O Nerae, Gunbuster, è una parodia di Ace o Nerae e Top Gun.

0:01:11
Sul giornale, fra i sopravvissuti (seconda riga, seconda foto partendo da destra), appare anche Hideaki Anno.

0:03:00
Si vedono alcune scene di allenamento. Ovviamente, tutte queste scene sono parodie, infatti allenamenti scolastici di questo tipo sono assurdi per dei mezzi del genere.

0:04:56
Osservate il morbido sobbalzamento del seno di Noriko. Gunbuster è da ricordare anche come il primo anime di grande diffusione ad aver introdotto questo particolare: il Mune Yure!

0:05:25
Kazumi esce dal mezzo con un tipico effetto da anime shojo, con tanto di fiori sul background.

0:07:54
Viene citato per la prima volta il nome dei mezzi antropomorfi. RX-7 è infatti una ovvia parodia del primo Gundam, RX-78. Per il resto, la particolare colorazione è piuttosto comune nelle scuole Giapponesi, e serve per identificare l’ anno di appartenenza. Noriko ha il rosso essendo al primo anno.

0:15:05
Kazumi percorre la scalinata indossando dei Tetsu Geta (sandali di ferro). E’ una citazione da Kyojin no Hoshi, da noi conosciuto come Tommy Young.

0:16:06
Inizia l’ allenamento di Noriko. Anche qui non è difficile capire quanto siano parodiche molte delle scene: quelle di corsa sulla spiaggia ricordano molto Rocky.

0:20:10
Nello schermo di Noriko, Kashiwara si volta a guardare l’ immagine del Coach mentre sta parlando. Per quanto possa sembrare un gesto naturale se non ci si pensa su, questa scena è assurda, e deve essere presa come uno dei tanti ‘scherzi’ presenti nel Gunbuster.

0:21:04
Noriko grida “Toh!” nel momento in cui salta, come faceva Kamen Rider (il cavaliere mascherato), un eroe di classiche serie fantascientifiche giapponesi, che quando saltava gridava sempre “Toh!”.

Secondo Episodio:
Nel secondo episodio viene introdotto un altro personaggio fondamentale, Jung Freud, mentre la trama generale dell’ episodio ha la classica struttura di molti anime. Volendo rimanere in linea con il titolo, si potrebbe dire che la trama è ispirata a Top Gun. Nella seconda parte invece c’è l’ incontro di Noriko con la nave del padre, una parte molto toccante, in quanto è come se l’ anima del padre fosse tornata indietro in tempo per il compleanno di Noriko.

0:07:33
L’ attacco di Jung, “Jacobini Meteoric Attack”, era originalmente un metodo di colpire in alcuni Manga sul Baseball.

0:08:40
Kazumi monta sull’ arma di Jung, puntando la sua asta alla gola dell’ avversaria. E’ una scena comune a molti anime di ninja o samurai.

0:14:20
l’ antico nastro magnetico che scorre alle spalle del Coach e del capitano è in netto contrasto con la tecnologia da 21 secolo dell’ Exelion. Inoltre, il Coach sta utilizzando un binocolo, come se fosse su una normale nave da guerra e stesse osservando il nemico avvicinarsi.

0:14:48
Addirittura, l’ operatore sta leggendo un nastro perforato, come quelli utilizzati dai primissimi calcolatori!

Terzo episodio:
Nel terzo episodio, come suggerisce il titolo, succedono due, o meglio tre fatti importanti, l’incontro di Noriko con Toren Smith, il primo combattimento nello spazio contro gli alieni, e la morte dello stesso Smith, eventi che la porteranno alla fobia dello spazio, ma anche alla decisione di guidare il Gunbuster.

0:00:35
La canzone cantata dal Coach e da Kazumi, “otoko to onna no Love Game” è famosa, essendo una delle canzoni più gettonate da cantare in coppia al Karaoke.

0:05:28
Notate come l’interno della testa degli RX-7 sia strutturato in modo da assomigliare a un cervello umano.

0:10:03
All’interno dell’Exelion scorre un servizio metropolitano di più linee perfettamente identico alle metropolitane terrestri!

00:17:10
La posizione di lancio degli RX-7 è identica a quella di un corridore che si prepara allo scatto.

Quarto episodio.
Il momento più importante del quarto episodio è il disperato combattimento finale, nel quale è annientata quasi completamente la flotta terrestre, e dimostrando la superiorità degli alieni. In questa lotta muore Linda, la compagna di Jung, e viene utilizzato per la prima volta il Gunbuster.

0:02:46
Il tipo d’allenamento è cambiato, diciamo che ha fatto un passo in avanti rispetto a quello di tipo scolastico del primo episodio. Si ispira chiaramente, infatti, agli allenamenti nelle arti marziali.

0:05:43
L’RX-7 di Noriko si inginocchia e si prende la testa fra le mani, come se la macchina fosse effettivamente Noriko che sta piangendo all’interno della stessa.

0:07:00
Incredibile! La cabina del Coach è una copia perfetta di una stanza tradizionale giapponese, con tanto di porte scorrevoli di legno, rumore del ruscello e il vento che scuote l’immancabile sonaglio.

0:10:25
L’indicatore che segnala l’attivazione del WARP, è molto simile a quelli che si possono trovare nella sala macchine dei vecchi treni a vapore.

0:14:05
Ancora una volta, sullo schermo Tashiro si volta verso il Coach.

0:19:54
La fiamma dei reattori del Gunbuster va verso l’ alto, come succedeva nelle vecchie serie di fantascienza, a basso costo, per la cui realizzazione venivano utilizzati dei modellini.

0:22:55
Il Gunbuster ha una specie di pista d’atterraggio sulla mano!

Quinto Episodio
Senza dubbio uno degli episodi più belli. Oltre all’incontro con Kimiko adulta, si viene a conoscenza della malattia del Coach, infine si assiste alla splendida battaglia contro l’incredibile armata aliena.

0:01:20
Il titolo del quinto episodio è anche il titolo di un romanzo di Heinlein, l’autore di Starship Troopers (Fanteria dello Spazio).

0:02:36
La tecnica di costruzione dell’Eletreum è un po’ singolare: avviene con le stesse modalità con cui sono disposti i pezzi in un modellino, con tanto di targhetta con informativa!

0:03:33
Nella camera di Noriko c’è un poster di tonari no Totoro e di kaze no tani no Nausicaa, entrambi del grande maestro Hayao Miyazaki...

0:03:58
...e un poster di uchu senkan Yamato... (da noi Star Blazers)!

0:04:58
La frase detta al telefono è una citazione da un film diretto da Okamoto Kihachi. La frase originale era “a causa dei troppi nemici, il mare non è blu. 70% nemici, 30% blu”.

0:11:27
La frase “Ishi no Tanuki” (Tanuki di pietra) pronunciata dal vicecomandante constatando che l’ Eletreum non è in condizione di combattere, è usata anche in Yamato.

0:16:30
La frase di Kimiko al momento della partenza del Gunbuster dalla Terra è una citazione da Cyborg 009.

0:21:13
Con la frase “Onegai... Kazumi... tatakatte!”, Noriko chiama per la prima volta Kazumi per nome. Mi pare importante sottolinearlo, in quanto adesso Noriko non è più la Kohai (compagna più inesperta) di Kazumi, ma può considerarsi al suo pari.

0:21:25
Il comando per l’ agganciamento delle due Buster Machine è una chiara parodia; l’ indicatore passa da ‘fuori servizio’ a ‘combinazione’.

0:25:42
L’inabissarsi dell’Exelion ricorda la parte finale di uno dei film dell’ astronave Yamato, precisamente uchu senkan Yamato, kanketsuhen (Yamato, l’ ultima battaglia.

0:27:06
Il nome proprio di Ota è Koichiro. Suona molto come Koacchi (Coach).

Sesto episodio
L’ ultimo bellissimo episodio, quasi completamente in bianco e nero. Presenta l’ultima battaglia che mette in gioco potenze immense da entrambe le parti (la Buster Machine 3, A.K.A. Black Hole Bomb, è lunga circa 870 Km), ed è estremamente drammatica, soprattutto nella parte finale, per poi variare tono nello splendido finale.

0:07:56
Anche sull’Eletreum Noriko ha ricreato un ambiente a lei consono, appaiono infatti poster di varie serie scientifiche e un modellino di Yamato.

0:09:51
I delfini e gli ESPer che vediamo apparire sono l’ effettivo mezzo propulsivo dell’ Eletreum.

Science
Un’altra delle cose interessanti di Gunbuster è l’approccio scientifico con cui viene affrontato l’intero anime. Durante la visione, si manifestano vari fenomeni fisici, e anche nelle lezioni scientifiche, a discapito delle loro tonalità umoristiche, non sono da prendere tanto alla leggera. Ecco la spiegazione di alcuni termini. Ovviamente la parte riguardante Tanhoizer è stata inventata nell’anime.

Effetto Doppler:
E’ un effetto comunemente associato al suono, ma applicabile anche alla luce. In pratica, avvicinandosi alla velocità della luce (che ha caratteristiche sia corpuscolari sia ondulatorie), le onde luminose si fanno più fitte sul ‘davanti’ dell’oggetto, mentre si diradano sul ‘retro’. In pratica la frequenza delle onde attorno all’oggetto non è più costante, assumendo quindi una colorazione rossa o blu secondo il senso relativo del moto. Quando l’Exelion incontra il gruppo di nemici prima della stella Leaf 64, avvicinandosi la formazione ha un colore blu acceso, mentre poi, quando si stanno allontanando, rossa.

Trasformazione di Lorentz:
E’ il fenomeno in base al quale un oggetto, avvicinandosi alla velocità della luce, si restringe lungo il senso del moto. Questo, unito all’effetto Doppler, è la causa per cui non è possibile identificare la Luxion tramite la strumentazione, nel secondo episodio.

Raggio di Schwarzschild:
E’ il raggio limite entro il quale un corpo non può scappare dalla forza gravitazionale di un buco nero, anche se si muove alla velocità della luce. Due buchi neri che condividono il Raggio di Schwarzschild sono la componente fondamentale per creare il Cancello di Tanhoizer.

Teoria dello Spazio Eterico:
E’ una teoria che si presume scoperta in futuro. Si basa sulla teoria dell’Etere Luminifero attraverso il quale si presumeva si muovesse la luce prima dell’avvento della Teoria della Relatività di Einstein-Poincarè.

Radiazione dei corpi neri:
Ogni corpo che non sia alla temperatura dello Zero Assoluto emette delle onde elettromagnetiche. Se la temperatura è abbastanza alta, comincia ad emettere luce, con diversa colorazione a seconda della temperatura.

Cancello di Tanhoizer.
E’ il fenomeno tramite il quale è possibile rivestire la nave di subspazio. Si ottiene questo fenomeno utilizzando due buchi neri. Il Cancello viene tenuto congelato nel reattore a degenerazione delle navi. Questo fenomeno viene citato anche nella parte finale del film Blade Runner.

Navigazione C+ (WARP):
La navigazione a velocità superiori a quelle delle luce è, secondo la scienza attuale, impossibile, in quanto verrebbe annullata la massa dell’oggetto e il tempo relativo si fermerebbe. Si presume che nel Gunbuster questa diventi possibile navigando in un subspazio dove la fisica di Newton e quella di Einstein non sono applicabili, subspazio accessibile tramite il cancello di Tanhoizer.

Effetto Urashima Taro:
Nell’anime viene chiamato in questo modo il fenomeno temporale che accade avvicinandosi alla velocità della luce. In pratica, a mano a mano che si aumenta la velocità, il tempo all’interno del mezzo scorre più lentamente che nel resto dell’universo.

Ice Second:
E’ l’isotopo che funge da carburante per gli RX-7, e presumibilmente, anche per il Gunbuster e le navi. Non esiste niente del genere nella fisica moderna.
Forse non proprio arte, ma non sapevo dove metterla... una recensione di "Top wo Nerae, Gunbuster" che avevo fatto una decina di anni fa per Dynamic Italia
© 2006 - 2024 Andras-Lucifugo
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